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Immagine del redattoreTommaso Vineis

Don Peppe Diana, ucciso dalla camorra 25 anni fa. A lui è dedicato il caseificio di Libera Terra



“Se la camorra ha assassinato il nostro Paese, NOI lo si deve far risorgere, bisogna risalire sui tetti e riannunciare la Parola di Vita”. Così diceva Don Peppe Diana a pochi giorni dalla sua uccisione, avvenuta nella sacrestia della sua chiesa il 19 marzo del 1994. Sono passati 25 anni, e noi non lo dimentichiamo. Cosa c’entriamo noi sabaudi di Verdessenza con Don Beppe Diana?, forse vi chiederete. Quasi niente, se non che abbiamo scelto da tempo di sostenere il Caseificio Le Terre di Don Peppe Diana, la cooperativa sociale di Libera Terra che porta proprio il nome di questo giovane prete coraggioso, impegnandosi a trasformare le terre confiscate alla camorra di Castel Volturno in luoghi simbolo e opportunità di riscatto culturale e economico. È qui che vengono realizzate le mozzarelle, le ricotte e le scamorze di latte bio di bufala dop che arrivano sulle vostre tavole con il GAS Verdessenza, deliziando il palato di chi ama nutrirsi contemporaneamente di cibo e giustizia.

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